martedì 28 aprile 2009

Ubuntu 9.04


Il 23 di questo mese è uscita l'ultima versione di Ubuntu, il sistema operativo gratuito sviluppato da Canonical.
Negli ultimi anni, questo sistema basato su GNU/Linux, è diventato sempre più popolare e per ottimi motivi:
Lo sforzo di Canonical si è concentrato nello sviluppare un sistema il più semplice possibile ed allo stesso tempo moderno e performante.

Con la nuova versione (denominata Jaunty Jackalope) si sono introdotte ulteriori migliorie e funzionalità:

  • Tempi di avvio molto ridotti
  • Supporto hardware sempre migliore grazie al nuovo kernel
  • Non solo le schede Nvidia ora sono supportate ma anche le ATI che in passato hanno dato molti problemi
  • Gli effetti grafici sono sempre più fluidi e gradevoli
  • Software aggiornatissimi
  • Installazione programmi e aggiornamenti a prova di tonto :-)
In più il parco software installato di default è assolutamente sufficiente per un esperienza entusiasmante per qualsiasi utente:

  • Firefox (browser web)
  • Evolution (equivalente di Outlook)
  • GIMP (il Photoshop gratuito, eccezionale)
  • Open Office (l'ufficio gratis)
  • Rhythmbox (il player audio)
  • Totem (il player audio/video)
  • Pidgin (Istant messenger)
E molto altro...ma la cosa eccezionale è che con il semplice programma Aggiungi/Rimuovi si possono installare migliaia di programmi in più come ad esempio Skype e VLC; e con Il programma WINE (sempre installabile da Aggiungi/Rimuovi) si possono utilizzare anche programmi per Windows che proprio non si vogliono abbandonare.

Insomma nel mondo dell'Open Source c'è un alternativa più che valida ai sistemi a codice chiuso (che per di più sono assai costosi)
Mi piace inoltre far notare che nessun Virus, Spyware o Malaware ha effetto su Ubuntu.

Sperando di avervi quantomeno incuriosito chiudo dicendo che io lo utilizzo da ormai 2 anni e mi ci trovo divinamente.

Link per scaricare Ubuntu 9.04

giovedì 23 aprile 2009

La libertà di scegliere

Paolo Ravasin parla dell'incostituzionalità della legge sul testamento biologico ricordando tra le altre cose il triste caso Welby.

Link alla lettera e al video di Paolo Ravasin

Come si possa anche solo pensare di fare una legge che imponga a tutti una scelta uguale è una sciocchezza.
La vita è un fatto strettamente personale e, mettere dei paletti per definirne la dignità, è una cosa tanto ignobile quanto vigliacca.

Riprendo l'amara citazione:

Io credo che si possa, per ragioni di fede o di potere, giocare con le parole ma non credo che per le stesse ragioni si possa giocare con la vita altrui
Piergiorgio Welby

A voi i commenti per il dibattito!!

martedì 21 aprile 2009

Coca-Nord


E' passato in sordina (non so perché) il fatto che la segretaria della Lega Nord, Simona Patrignani, è stata pizzicata con appena 8 chilogrammi (8.000 grammi) di cocaina.

Insomma, non ne parlano molto i media ufficiali, ma sta di fatto che la suddetta dipendente del parlamento italiano è stata arrestata a Lugano per possesso di stupefacenti.

Sicuramente, comunque, era per uso personale.

Press save the Queen

La stampa inglese è famosa per attaccare (a volte anche duramente) l'Italia; ma avranno mica sempre torto?!


La regina fa fare brutta figura a Silvio Berlusconi - Ma come diavolo è finito al comando di un così grande Paese?

Se servisse un’ulteriore dimostrazione di quanto sappia essere semplicemente fantastica la Regina, basta guardare come questa settimana Elisabetta II ha trattato il Primo Ministro italiano con fulminante disprezzo. In quello che è diventato un tipico “caso da YouTube” (l’espressione che i quotidiani riservano per fatti che sono sfuggiti alla loro attenzione e che poi hanno trovato sulla rete), sua maestà ha reagito perfettamente quando il nano vigliacco ha cominciato a sbraitare durante un servizio fotografico con gli altri leader mondiali del G20 a Buckingam Palace.

Berlusconi ha cominciato a urlare “Mr Obama, Mr Obama!”. Un imbarazzato Presidente degli USA ha cercato di calmare Silvio rispondendo con voce molto più pacata. La Regina si è quindi voltata, ha sospirato ed allargato le braccia con frustrazione, dicendo: “Ma cosa succede? Perché deve urlare in questo modo?”.

L’Italia è talmente un bel Paese, perché continua imperterrita a ritrovarsi governata da questo uomo? La nazione che ci ha dato i Romani, la Peroni, la pasta, il parmigiano, il Rinascimento, la Galleria degli Uffizi a Firenze, Gina Lollobrigida, Gucci e la Ferrari, ha anche lottato per poter fare un appropriato uso di questo business della democrazia. E’ forse perché la nazione nella sua forma attuale è una costruzione relativamente recente? Può darsi.

Qualunque sia la ragione, gli Italiani sono finiti troppe volte con Berlusconi al potere perché possa continuare a considerarsi un incidente.

Il suo dominio è forse il riflesso su questo dato di fatto, ovvero che la vita e la cultura italiana funzionano, nel modo più inaspettato, in parte perché la vita pubblica è caotica e poco seria? In effetti, forse ciò si adatta perfettamente agli italiani perché significa che possono evitarsi il fastidio di prendere sul serio la vicende nazionali e concentrarsi invece sulla famiglia, sugli amici e sul proprio vicinato, sulla propria città od al massimo regione? Hmmm…non saprei dire.

O continua a vincere semplicemente perché possiede la maggioranza delle stazioni televisive italiane? Piuttosto probabile.


Link all'articolo in italiano

Link all'articolo in Inglese

giovedì 16 aprile 2009

Svedesi impiccioni...


Vi propongo un articolo della stampa svedese (scritto il 10 aprile dal giornalista Peter Loewe) che parla del nostro premier; è incredibile come su giornali "normali" si scriva in tutt'altra maniera riguardo certe vicende.






Un Berlusconi sempre più potente volge lo sguardo verso l’Europa

Dopo 15 anni di politica, Silvio Berlusconi è più forte che mai. E senza neanche aver dovuto vendere un solo settimanale del suo grande impero mediatico. Invece di risolvere un palese conflitto d’interessi, il primo ministro ha ottenuto una totale immunità parlamentare.

Con un’accusa di corruzione nuova di zecca in valigia, Berlusconi ora è pronto a crescere e ad estendere la sua influenza nell’UE e nel nuovo parlamento europeo.
Il 22 marzo si sono fusi i due più grandi partiti di governo, Forza Italia di Berlusconi ed il partito di destra Alleanza Nazionale, AN. In questo modo il potere di Berlusconi cresce significativamente, essendo adesso l’unico leader del nuovo partito Popolo della Libertà, PDL.

Vista da una prospettiva svedese, la trionfale storia di Berlusconi non è così facile da capire. L’italo-svedese Bruno Tiozzo, esperto di politica presso il ministro dell’UE di Berlusconi Andrea Ronchi, spiega a DN che né il conflitto d’interessi né i sospetti di corruzione sono questioni che interessino agli elettori di Berlusconi.
- Per tradizione l’Italia non ha un’informazione oggettiva. In un quotidiano non c’è una gran differenza tra l’articolo di fondo e normali notizie. Per questo gli italiani non reagiscono al fatto che Berlusconi abbia influenza politica su diversi media.
Per quanto riguarda il processo per corruzione – Berlusconi è sospettato di aver dato 600.000 dollari all’avvocato britannico David Mills per ringraziarlo del fatto che questi avesse testimoniato il falso in un precedente processo in cui Berlusconi stesso era accusato – c’è uno strano silenzio intorno a questa faccenda.

Berlusconi ha ottenuto l’immunità grazie al suo ministro della giustizia. – Non è una questione che tocca la quotidianità degli italiani, aggiunge Bruno Tiozzo. Spiega che la fiducia nella giustizia è bassa in Italia e che gli elettori di Berlusconi preferiscono che lo stato combatta i crimini violenti invece di investigare sulla criminalità economica, che molti prendono alla leggera.
Il politologo Gianfranco Pasquino dell’università di Bologna parla di Berlusconi come di una persona con cui gli italiani possono identificarsi facilmente. È come il centravanti della nazionale ed è un punto di riferimento per molti italiani.
- È una persona ambiziosa e tenace, ha sempre qualche storiella buffa, e non rispetta in modo particolare le leggi ed i regolamenti. L’Italia si è sviluppata in questa direzione, e non solo negli ultimi quindici anni.

Il professor Pasquino aggiunge che ai successi di Berlusconi si contrappone una pallida opposizione. Il nuovo leader dell’opposizione dei democratici, Dario Franceschini, è forse più chiaro ma non molto più carismatico del suo predecessore Walter Veltroni.
- Berlusconi è quindi primo ministro ”by default”, come dicono gli inglesi. In mancanza di meglio.
Silvio Berlusconi ha comunicato che si candiderà alle elezioni del parlamento europeo in giugno. Con ogni probabilità sarà l’unico premier europeo a presentarsi in questo modo, fungendo da locomotiva elettorale. Ovviamente non ha intenzione di lasciare il governo per andare a Strasburgo, ma in questo modo aumenta l’interesse per le elezioni europee in Italia.
- Una tipica mossa alla Berlusconi, piuttosto geniale. Adesso Berlusconi ha tutti i presupposti per rafforzare ed accrescere radicalmente la sua influenza in Europa, dice Andrea Ambrogetti, addetto stampa di diversi democratici italiani al parlamento europeo di Strasburgo.

Il nuovo partito di Berlusconi, PDL, potrebbe tranquillamente diventare il secondo più grande nel gruppo conservatore e cristiano-democratico PPE al parlamento europeo, dopo il tedesco CDU-CSU.
Ci sono diverse ragioni dietro questa possibilità. Berlusconi riceve un’aggiunta automatica per il fatto che i parlamentari di Alleanza Nazionale in futuro (al momento sono otto) entreranno nel PPE, mentre prima aderivano all’Unione per l’Europa delle Nazioni, di estrema destra. Allo stesso tempo, i conservatori Tories britannici hanno scelto di uscire dal PPE.

È un Berlusconi che intravede una buona occasione in Europa. Non è escluso che l’Italia per la prima volta possa ottenere la poltrona di presidente nel nuovo parlamento. Il candidato di Berlusconi è Mario Mauro, in parlamento già da dieci anni.
Si tratterebbe di una bella rivincita per Berlusconi dopo la magra figura a Strasburgo nel 2003, allorché litigando con il leader del gruppo socialista Martin Schulz lo chiamò kapò nazista. Che Berlusconi precedentemente abbia manifestato grande disinteresse nei confronti dell’Europa ed ignorato svariate direttive dell’UE è un’altra storia.

Link all'articolo in italiano

Link all'articolo originale

Effetto promemoria 2


Berlusconi annuncia che entro fine estate sarà stata effettuata la ricostruzione in Abruzzo e che le tendopoli potranno e dovranno essere rimosse.
E il premier rincara la dose aggiungendo che speculazioni e mafia saranno tenute alla larga; "il governo è sul pezzo"
fonte ANSA

Beh, se così sarà, sarò il primo ad esultare.
Stiamo a vedere.

martedì 14 aprile 2009

Effetto promemoria


Qui in Italia capita spesso che si cavalchi l'onda del momento; ci si indigni enormemente per fatti ripugnanti e che poi con grottesca disinvoltura si dimentichi tutto mentre passa la pubblicità.

Ricordate MariaStella Gelmini e Giulio Tremonti?
Quelli del taglio all'istruzione e alla ricerca?!

Ecco, dal prossimo anno scolastico grazie a questi tagli salteranno 37mila posti, la maggior parte dei quali in meridione. E questo se parliamo solo di scuole elementari e medie.
Cosa incredibile che un governo (se pure in difficoltà economiche) tagli una delle poche cose che invece andrebbero sempre e solo incentivate: la cultura.

Talmente assurdo che anche il prestigioso giornale scientifico "Nature" scrive un articolo di sdegno verso le manovre del governo Berlusconi.
Questo editoriale del 16 ottobre 2008 si scaglia soprattutto contro i tagli alla ricerca; e ora cosa succede?

Beh chiaramente non se ne parla quasi più ma la situazione non è cambiata; i tagli ci saranno e come detto avranno effetto pratico a breve.

Finché ne abbiamo la possibilità (perché mi vengono dei dubbi) cerchiamo di indirizzare il nostro prezioso voto a persone vagamente più interessate al bene del nostro paese.


Traduzione dell'articolo di NATURE
E' un periodo di rabbia e frustrazione per i ricercatori italiani, che devono vedersela con un governo che ha una strana filosofia del risparmio. Decine di migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la proposta di legge sui tagli alla spesa pubblica. Se sarà approvata, la legge avrà come effetto il licenziamento di circa duemila ricercatori, che sono la spina dorsale degli istituti di ricerca del Paese, da sempre a corto di personale.
Mentre i ricercatori manifestavano, il governo ha deciso che i fondi destinati alle università e alla ricerca possono essere usati per sostenere le banche italiane. Non è la prima volta che Berlusconi prende di mira le università. Ad agosto ha firmato un decreto che riduce il loro budget del 10% e stabilisce che solo una su cinque delle cattedre che saranno lasciate libere dai professori che vanno in pensione potrà avere un nuovo docente. Il decreto, inoltre, consente alle università di trasformarsi in fondazioni private per attirare finanziamenti. I rettori pensano che quest'ultima proposta verrà sfruttata per giustificare altri tagli ai bilanci, e alla fine li costringerà a eliminare i corsi che hanno meno valore commerciale, come le materie letterarie e perfino le scienze di base.
Finora il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini, si è occupata solo della scuola elementare e secondaria, e ha permesso al governo di prendere decisioni devastanti senza fare obiezioni. Si è rifiutata di incontrare i ricercatori e i professori universitari per sentire le loro ragioni. E non ha neanche chiesto a un sottosegretario di occuparsene.
Anche se il governo Berlusconi ritiene necessari questi tagli, i suoi attacchi alla ricerca italiana sono insensati e miopi. Farebbe meglio a considerare la ricerca un investimento nell'economia della conoscenza del ventunesimo secolo. L'Italia ha sottoscritto l'agenda di Lisbona 2000 dell'Unione europea, in cui gli Stati membri si impegnavano a investire in ricerca e sviluppo il 3% del prodotto interno lordo. Tra i Paesi del G8, l'Italia ha una delle spese per ricerca e sviluppo più basse: raggiunge a malapena l'1,1%, meno della metà di quanto spendono Francia e Germania.
Se vuole un futuro credibile per l'Italia, il governo non dovrebbe rimanere ancorato al passato, ma capire come funziona la ricerca in Europa oggi.

giovedì 9 aprile 2009

Le perle di saggezza cristiana


Questa sofferenza che il Signore ha voluto che in questa Settimana Santa in qualche modo anche loro partecipassero, diciamo così, alla sofferenza della sua passione: leggere i misteri di Dio sarebbe molto difficile, cari amici; leggere i misteri di Dio è molto difficile, e vogliamo vedere anche in questo, cari amici, anche in questa tragedia, vogliamo vedere qualcosa di, non so come dire, qualcosa di positivo. In fondo il Signore, quando ci fa partecipare delle sue sofferenze, è perché lo faccia anche partecipare della gloria della sua resurrezione.

Don Livio Fanzaga, Direttore di Radio Maria



Non esistono parole di sdegno sufficienti per descrivere quel che provo verso le frasi di questo signore di chiesa.
Fatevi la vostra idea da soli e se non ci credete (non vi biasimo perché sono parole incredibili) ecco il link per ascoltarvi l'audio

Spunto per l'articolo preso dal blog Metilparaben

martedì 7 aprile 2009

La catastrofe che appiattisce ogni cosa

Le parole in questi casi servono a poco; ringrazio i miei amici che riusciranno ad andare in Abruzzo per dare una mano concreta.

Vedendo certe immagini di persone disperate vengono le lacrime agli occhi: pensare che hanno perso i loro cari e i loro amici e che le loro stesse case sono distrutte... è una sensazione disgustosa.

Questa è una situazione che mette tutti sullo stesso piano; non esistono ricchi, poveri, bianchi o neri. Non esistono gentili o arroganti, tirchi o generosi.
Quando la natura ci porta il suo conto siamo niente e tutte le persone colpite da simili tragedie traggono insegnamenti che difficilmente chiunque altro può anche solo immaginare.

L'incredibile senso di fratellanza che si avverte nel momento del disastro è probabilmente l'unica nota positiva in tutta quella disperazione. E dovrebbe essere sempre così per qualsiasi popolo in ogni momento storico.

Che senso ha essere nemici, litigare, farsi il sangue amaro per rincorrere potere e gloria quando la nostra stessa esistenza è così fragile e precaria?!
Che senso ha il potere quando un microscopico assestamento della crosta terrestre mina tutte le nostre certezze?!

Abbiamo bisogno della fratellanza, dei valori veri ogni giorno dell'anno e in ogni angolo di questo pianeta; non solo in momenti così dannatamente tragici.

Il mio augurio è che i sopravvissuti possano al più presto riprendere le loro vite, e, una volta tranquillizzatisi possano dare questo insegnamento ai loro figli e ai loro cari, perché, se anche solo un bambino impara la solidarietà, allora questo terremoto ha un minuscolo lato positivo.

Abbado degli alberi



Nel 2010 il maestro Claudio Abbado tornerà a dirigere alla scala dopo un assenza durata più di 20 anni.
La notizia già di per se sarebbe positiva ma a renderla doppiamente degna di nota è il maestro stesso che come richiesta di compenso ha chiesto al sindaco di Milano di piantare 90.000 alberi all'interno della città.

100 alberi verranno immediatamente piantati nei pressi del Duomo e Letizia Moratti si è detta entusiasta dell'iniziativa proposta dal maestro.

Voglio ringraziare personalmente Claudio Abbado (se mai dovesse leggere questo blog) e colgo l'occasione per fare una riflessione: iniziative come queste, proposte da uomini con coscienza non possono e non devono essere un'eccezione.

La sensibilità verso l'ambiente non può in nessun caso essere messa in secondo piano perché il nostro pianeta ha bisogno di essere trattato meglio; pena la nostra stessa vita.

lunedì 6 aprile 2009

Anacronisticamente a misura d'uomo


Ci sono cose per le quali nutriamo forte interesse e spesso sono quelle che ci fanno riflettere anche in modo più generale riguardo il mondo che ci circonda.
Ora, tutto il mondo industrializzato è sempre alla rincorsa della maggiore produttività, della risorsa più efficiente per confezionare prodotti da venderci.

Il progresso ha senza dubbio soprattutto lati positivi; ma questo se si parla di progresso scientifico, basato sulla ricerca vera.
Il modello sociale nel quale invece ci troviamo a vivere non è basato sul progresso scientifico, bensì sul consumo. Noi siamo i "consumatori" e nient'altro che questo...i "consumatori".
Che parola odiosa!

Ora se il progresso scientifico è fondato su fondamenta etiche oppure su meri interessi economici non cambierà nulla vien da pensare...l'importante è che sia ricerca, chiunque sia il suo finanziatore. E qualcuno dirà che molte delle nostre più moderne invenzioni sono frutto di ricerca bellica.

Io credo invece che la differenza ci sia e sia pure bella grossa...farei volentieri a meno di qualche comodità barattandola con qualche guerra in meno.
E ora che il consumismo sfrenato ha fallito possiamo finalmente interrogarci su quanto in realtà consumare tutto quel che consumiamo sia del tutto futile...e a chi pensa che il consumo crei lavoro e che sia tutta una ruota che gira dico:
la ruota può anche girare in un altro modo, la nostra società non è l'unica società possibile.

Possiamo e dobbiamo cambiare qualcosa!!

Io per primo ho straconsumato nella mia vita, e l'ho fatto in modo poco consapevole. Ora rifletto su tutto questo e capisco che siamo davvero schiavi degli oggetti che possediamo; non è un luogo comune millantato dai fricchettoni.

La riscoperta di una vita più semplice potrebbe essere una chiave di svolta per vivere più serenamente su questa terra. Ognuno ha le sue ambizioni e la sua sensibilità riguardo le cose me fermarsi a riflettere circa la condizione nella quale ci siamo infilati può essere un'idea.

La tecnologia è una cosa meravigliosa: comunichiamo tramite internet con persone lontane migliaia di chilometri e abbiamo la possibilità di trapiantare organi, salvare vite umane, dare una gamba a chi l'ha perduta...di questo abbiamo bisogno.
Ma cambiare un cellulare ogni sei mesi, avere tutti i vestiti firmati e accumulare oggetti e denaro...chi ha bisogno di questo?

Questi sono bisogni indotti dalla stessa società che ci circonda; il consumo non è il solo modo di mandare avanti la baracca; dobbiamo tornare a modelli più sostenibili anche per una nostra salute mentale e del corpo. Vivere con meno ansie e stress indotti.

Possedere meno oggetti è davvero una rinuncia oppure è una liberazione?!

giovedì 2 aprile 2009

La nostra impronta sul mondo

Come spunto dalle riflessioni scaturite dal post precedente voglio lanciarvi una innocente sfida.
Non abbiamo idea di quanto il nostro impatto sia forte sul nostro pianeta perché viviamo con uno stile di vita che ci è familiare e difficilmente ci viene da pensare che sia sbagliato o eccessivo.
C'è un sito che ci aiuta a comprendere quanto sia rilevante la nostra "impronta" sul pianeta

Calcola la tua impronta

Cliccando sul link potrete sperimentare di quanti pianeti ci sarebbe bisogno se tutti consumassero le risorse che consumate voi. Io personalemnte sono rimasto stupito del mio risultato:
2,2

Se tutti utilizzassero le risorse come faccio io ci vorrebbero 2,2 terre per sostenermi...la cosa mi fa molto riflettere e farò il possibile per ridurre immediatamente il mio impatto sul globo.
Provate anche voi; è divertente e vi prenderà soltanto pochi minuti.
Dopo postate un commento col vostro risultato e cerchiamo di ragionarci insieme.
Ciao.

mercoledì 1 aprile 2009

La crisi economica e il cambio di prospettiva

Della serie guardiamo sempre il lato positivo delle cose.
La crisi finanziario-economica che sta colpendo gran parte del mondo può essere vista come sprone a rivedere le proprie priorità.

Il nostro tipo di società si basa su un consumismo eccessivo e sul tipo di reputazione che ogni individuo ha per il resto della società.
Ci si trova quindi con una pressione mediatica enorme che ci mostra quali modelli seguire: che macchina avere, che fisico avere, che cosa regalare ai nostri cari...ecc...ecc...
La nostra non è una società basata sull'essere, non è più basata su valori sani come la famiglia, la salute, la solidarietà...

Ora io non so quanto sarà forte ancora questa crisi ma credo che ci possa far riflettere per modificare il nostro stile di vita; rivalutare quelli che sono i valori più importanti e lasciare che questo frenetico consumismo rimanga alle nostre spalle.
E il bello è che per ognuno i valori più importanti possono essere differenti, non come ora dove la standardizzazione sembra la cosa migliore.

La coscienza di ognuno di noi può essere scossa da accadimenti diversi, perché diverse sono le nostre sensibilità.
Proponetemi spunti di riflessione e argomenti forti per poter scuotere un pochino gli animi sopiti.

Nascita del blog

Ciao a tutti.
Oggi abbiamo deciso di aprire questo blog per poter condividere con chiunque voglia le sensazioni e le riflessioni che il nostro mondo ci propone.
Non credo che questo sarà un blog monotematico sulla politica, cercheremo di proporre temi interessanti e spero che quanta più gente voglia discuterli.

Di sicuro tratteremo temi quali:
Politica
Società
Ambiente
Tecnologia
Arte

Ora vi salutiamo
A presto